I sottofondi e le loro problematiche
Molti problemi che colpiscono i pavimenti in resina, ma anche quelli di legno, sono da ricercarsi nelle anomalie dei sottofondi su cui posiamo i suddetti pavimenti.
La buona edilizia vorrebbe che il sottofondo ideale fosse un massetto asciutto, (3 all’igrometro a carburi), consistente, (almeno 5 cm di spessore o 3 armati con rete ), e fratazzato o staggiato e non autolivellato.
Questo ultimo punto perche’ l’ autolivellante cementizio, essendo spesso pochi millimetri, potrebbe ” saltare ” portandosi appresso il pavimento posato su di esso.
Ma sempre piu’ spesso ci troviamo a posare i nostri pavimenti su sottofondi preesistenti quali pavimenti di ceramica, marmo, cotto ed altro. A tal proposito bisogna dire che esistono alcune preparazioni resinifere per rendere i suddetti sottofondi preesistenti idonei alla posa dei nostri materiali.
Si tratta principalmente di ” CARICATI EPOSSIDICI ” cioe’ di miscugli di resine ed inerti con i quali andiamo a stendere un massettino molto forte anche se poco spesso che, tra l’ altro, riempie le “fughe” delle mattonelle formando una base ideale per posare i nostri materiali.
Tali massetti epossidici hanno anche la funzione di barriera al vapore, in quanto sappiamo che l’umidita’ di risalita da fastidio ai nostri pavimenti e puo’, grazie alla sua spinta continua, fargli perdere aderenza con il sottofondo e dunque saltare.
Commenti recenti